Passaggi
Un
sogno ha deciso, un segno
toccar
terra col palmo sapiente,
muoversi
di mondi nei mattini di settembre.
La
fine della lunga estate dai ritmi ancora lenti, ovattati.
Un
manto d’aghi di pino, l’ombra della penna sul foglio
il
sole tiepido, muto.
L’ora
che preferisco,quando il giorno è potenziale
l’uomo
ospite discreto, lontano dagli abissi del suo fare.
Un
brulicare di vita tra fili d’erba e foglie ingiallite,
al
di là della parola, o gesto.
Tra
le fronde
cangianti
fiori di luce
passaggi
di uccelli.
Il
tempo si è fermato
in
questo luogo che attende d’esser detto:
non
succede mai niente, qui
se
non l’avvicendarsi di anime
che
arrivano e partono,
le
impronte sospese.
La
natura del luogo è forte,
come
il mare sulla battigia
rende
passato ogni istante.
Vivere
muoversi piano
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